L' elettrorecezione nei selaci
La sensibilità a campi elettrici deboli è considerato nei pesci un carattere primitivo che ha caratterizzato gruppi estinti, come i primi Agnati, gli Acantodi e i Condrostei e che persiste nei Selaci, nei Dipnoi, nelle Lamprede, nella Latimeria e in poche specie di Teleostei.
Sono stati descritti due tipi diversi di elettrorecettori, a forma di ampolla (ampolle di Lorenzini) e tubulari.
Le prime sono costituite da un ampolla epidermica che contiene un epitelio sensoriale connesso con la superficie del corpo da un canale ripieno di un mucopolisaccaride gelatinoso che è un buon conduttore elettrico. Le ampolle di Lorenzini costituiscono un estensione del sistema della linea laterale e come quest'ultimo si basano sullo stesso tipo di cellule sensoriali (hair cells).
Queste ultime non sono però sensibili alle vibrazioni ma a deboli campi elettrici e rispondono a inversioni locali della polarità elettrica. Una polarità negativa all'interno del lume dell'ampolla causa un cambiamento elettrico delle cellule sensoriali e il rilascio da parte di queste ultime di un neurotrasmettitore che stimola la trasmissione nervosa verso il cervello dove il segnale viene interpretato.
La sensibilità delle ampolle ai campi elettrici è sorprendente se si considera che alcuni squali, come
Sphyrna tiburo, sono sensibili a frequenze comprese tra 0.5 e 8 Hertz che corrispondono a un campo elettrico di 5 nanovolts per cmq.
L'elettrorecezione può assolvere diverse funzioni nei selaci. Questo senso è sicuramente importante per l'identificazione delle prede come dimostrato in esperimenti effettuati in acquario, ad esempio sul gattuccio (Scyliorhinus canicula), il quale ha evidenziato la capacità di identificare elettrodi nascosti sotto la sabbia. Tutti gli animali producono, infatti, campi elettrici, la cui intensità e caratteristiche variano da specie a specie, e questa proprietà viene sfruttata da squali e razze per localizzare le proprie prede.
Un'altra funzione importante dell'elettrorecezione è legata all'orientamento e agli spostamenti. Studi di campo su
Sphyrna lewini nel mar di Cortez hanno evidenziato la capacità di questi squali di seguire "piste elettromagnetiche" lungo il fondo marino per spostarsi tra siti di alimentazione e siti di socializzazione.
Disposizione sulla testa di un squalo delle Ampolle di Lorenzini. I cerchi vuoti rappresentano la posizione dei pori superficiali e i trattini scuri la posizione delle cellule sensoriali.
Da Pough et al. Biologia Evolutiva e Comparata dei Vertebrati, Casa editrice Ambrosiana, Milano.
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