L'ambiente marino

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Le varie suddivisioni degli ambienti marini, il sistema fitale ed afitale, i vari piani dei sistemi, dall' adlitorale al circalitorale vai >>

Composizione dell'acqua di mare e caratteristiche

Composizione acqua di mare

La composizione dell'acqua marina, le percentuali dei sali disciolti, la salinitàvai>>

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La luce nel mare

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L'assorbimento della luce nel mare, lo spettro, l'influenza sulla vita, le suddivisioni in zone eufotica oligofotica afotica vai>>

La barriera corallina

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Il plancton

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Il fitoplancton, lo zooplancton, suddivisione del plancton, le diatomee, gli adattamenti alla vita planctonica, etc.
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Le alghe simbionti dei coralli: le zooxantelle

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Invertebrati inferiori

I Poriferi
Il corpo di una spugna consiste fondamentalmente di un aggregato di vari tipi di cellule unite tra loro a dare un tutto unico, anche se, in realtà, non esiste tra di loro alcun coordinamento tipo sistema nervoso come
Homaxinella sp. Homaxinella
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accade invece in altri invertebrati (naturalmente, all'interno del corpo, deve esservi un certo tipo di comunicazione, ma esso avviene probabilmente per diffusione chimica, cosa che indica il più evoluto sistema di comunicazione chimica tra gli animali superiori).
L'alimentazione i questi invertebrati avviene filtrando continuamente notevoli masse d'acqua, dalla quale vengono trattenuti microorganisimi animali e vegetali. Poichè, come detto in precedenza, le cellule sono indipendenti l'una dall'altra, la dieta è limitata a minuscole particelle come batteri, alghe microscopiche, uova e cellule sessuali messe in libertà nell'acqua da altri animali o vegetali, ecc.
Aplysina cavernicula
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Il voluma d'acqua filtrato da una spugna di medie dimensioni è di circa due litri al minuto, mentre per accrescere il proprio peso di trenta grammi è di circa mille litri.
Le dimensioni variano da pochi millimetri sino a due metri circa di altezza e le forme e i colori sono assai vari, anche in esemplari della stessa specie, secondo l'habitat:scure e opache nelle acque profonde, con colori vivaci e brillanti nelle acque basse.
La riproduzione è sessuale, benchè quasi tutte abbiano la capacità di rigenerare parti lese o perdute con apparati riproduttivi asessuali detti gemmule. Ogni individuoo produce sia uova che spermatozoi, ma in tempi diversi, per cui non si ha mai un'autofecondazione, bensì una fecondazione incrociata.
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I Celenterati
Questo phylum, con le sue oltre 9.000 specie viventi, include le idre, gli anemoni di mare, i coralli e le meduse ed è suddiviso in tre classi: Idozoi, Scifozoi e Antozoi. Il corpo di questi organismi a simmetria raggiata
medusa
è essenzialmente costituito da un sacco con un'unica apertura che ha il duplice scopo di immissione del cibo e l'espulsione dei residui indigeribili e delle scorie corporee. Tutti i celenterati fissi ad un substrato e di forma cilindrica, siano essi i grossi anemoni o i trasparenti e minuscoli membri di una colonia di idroidi o di corallo, sono detti polipi. Il termine si riferisce ai tentacoli che raccolgono il cibo per passarlo alla cavità digerente, la 'bocca'; in alcune specie i tentacoli hanno anche una funzione locomotoria. Nelle meduse i tentacoli sono stati sospinti sin sul margine dell'ombrello
polipi
per una dilatazione del corpo e là dove dovrebbe trovarsi il manico di questo teorico ombrello pende la cavità digerente con la bocca rivolta verso il basso, al contrario di quanto avviene generalmente negli altri polipi, dove è rivolta verso l'alto. Il nome 'Medusa' è stato dato dagli zoologi per ricordare la leggendaria Medusa, fanciulla mitologica i cui capelli si erano trasformati in serpenti e che pietrificava chiunque posasse lo sguardo su di essi. In effetti i piccoli animali restano paralizzati quando vengono a contatto con i Celenterati: la fitta armatura di di capsule urticanti, le nematocisti, situate soprattutto sui tentacoli li rende animali talvolta temibili anche dall'uomo.
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I Ctenofori
Questi animali, che assomigliano per certi aspetti ai Celenterati, mostrano però alcune importanti differenze, soprattutto
ctenoforo
per quanto riguarda il sistema di locomozione: otto file di lamelle, composte ognuna da un grande numero di ciglia fuse, si estendono su tutto il corpo muovendosi ritmicamente ottenendo così la propulsione necessaria per nuotare liberamente nell'acqua. Gli Ctenofori hanno il corpo a simmetria bilaterale doppia, cioè con metà simmetriche ma non equivalenti e sono liberamente natanti. Sono formati per oltre il 99% d'acqua e il loro corpo è caratterizzato da un'eccezionale trasparenza, simile al vetro, di solito con colorazioni molto leggere; la loro presenza è generalmente rivelata dai riflessi iridescenti prodotti dal battito ritmico degli organi di propulsione. Il loro aspetto ricorda quindi quello delle meduse e come queste è difficile mantenerlo e conservarlo.


Gli Anellidi
spirografophoto by Profondo Blu
Gli Anellidi policheti sono suddivisi secondo il loro modo di vita in erranti e sedentari. Alcuni tra i più conosciuti rappresentanti sono l'Hermodice e l'Eunice per gli erranti, l'Arenicola, i Sabellaridi (gli spirografi), i serpulidi per i sedentari. Sul loro corpo segmentato vi sono dei prolungamenti corporei simili ad arti, i parapodi, da cui emergono ciuffi di setole rigide simili a peli.Sul capo, nelle specie sedentarie, o sui parapodi, nelle specie erranti, si osservano frequentemente organi respiratori (branchie), costituiti da grandi espansioni cutanee vascolarizzate. Alcune specie erranti possono raggiungere la lunghezza di tre metri. Le specie sedentarie vivono in tubi di loro costruzione fissati sui fondali o su oggetti sommersi.

Vedi anche Policheti sul dizionario




I Briozoi
Sertella septentrionalis Sertella septentrionalis
I Briozoi sono rappresentati da circa 4.000 specie viventi, soprattutto marine. Questo gruppo di animali si estende dalle regioni polari ai tropici e dalla costa sino a profondità di 5.500 metri. La maggior parte delle specie, tuttavia, è limitata alle acque litorali poco profonde, dalla linea di bassa marea a profondità di 180/360 metri. Si alimentano attraverso un'organo detto lofoforo, costituito da una piega della parete corporea che circonda la bocca centrale e porta numerosi tentacoli ciliati che sospingono l'acqua attraverso il lofoforo permettendo così la raccolta del plancton necessario all'alimentazione.

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